Un concerto all’insegna dello swing-manouche per questo trio di sole corde che spazia dagli standard di Django alle composizioni originali, una reunion fra i più apprezzati interpreti dello stile in ambito italiano ma riconosciuti anche a livello internazionale. I due chitarristi hanno segnato la storia del gipsy-jazz nel nostro paese, Geri inizia ad appassionarsi a Django nel lontano 1989 e forma il gruppo “Swingtet” con cui partecipa nel 2000 al festival di Samois sur seine, Martini in pochi anni arriva ad essere convocato al “Django in June” di Boston come insegnante.
Diversi i punti di partenza, l’amore per la musica popolare e la forma canzone da una parte, la derivazione dal jazz moderno dall’altra, due mondi, due tecniche che convergono e sublimano nel gusto musicale e nella scelta del repertorio; ma anche due compositori, due diverse ispirazioni che si incontrano, popolare e jazz, così come da sempre è tradizionale e moderna la matrice della musica manouche.
Per sottolineare e stimolare un quadro armonico così vario e trasversale è indispensabile il contrabbasso di Vernuccio, figura di spicco del free-jazz italiano e collaboratore storico dei due chitarristi. Al loro attivo numerose incisioni sia come solisti che in altre formazioni e partecipazioni a rassegne festival e di tutto il mondo.
Di recente pubblicazione il metodo “La chitarra jazz-manouche” (ed. Reno Brandoni, distr. Curci): è il primo libro didattico in italiano sullo stile e sarà a breve tradotto in lingua inglese.
- Maurizio Geri: chitarra, voce
- Jacopo Martini: chitarra
- Nicola Vernuccio: contrabbasso