Djambolulù Swing Trio – Listen

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- Maurizio Geri OFFICIAL WEB -

Djambolulù Swing Trio (VISAGE 2016, VM 3012)

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Prodotto da Djambolulù Swing Trio & Visage Music s.a.s. Via Madonna del Violo, 7 I-59016 Poggio a Caiano (PO). Distribuito da Materiali Sonori (http://www.materialisonori.com/info@matson.com)

Registrato nel mese di Febbraio 2016 all’Officina Geri.

  • Arrangiamenti: Djambolulù Swing Trio
  • Mixing: Gabriele Gai e Maurizio Geri presso S.V. studio di Serravalle Pistoiese (PT).
  • Editing: Maurizio Geri
  • Attrezzature e supervisione tecnica: Flavio Lenzi
  • Masterizzato da: Carlo Miori presso Only-Music Studio
  • Grafica: Renato Cantini
  • Foto: Lorenzo Gori

Contatti: gerimaus@hotmail.cominfo@jacopomartini.com

  1. Titology (M.Geri) – 4,25
  2. Valzer venezoelano n.2 (A.Lauro) – 3,35
  3. Bianconiglio  (N.Vernuccio, M.Geri, J.Martini) -3,18
  4. Valzer di maggio (M.Geri) – 4,19
  5. La fuga di swing (J.Martini) – 4,31
  6. Moumous (J.Martini) – 3,47
  7. Natural killer (J.Martini) – 5,19
  8. Djambolulù (M.Geri) – 4,38
  9. Belleville (D.Reinhardt) – 3,56
  10. Firmina e il mare (M.Geri) – 4,50
  11. Carlotta (J.Martini) – 2,23
  12. For bach (M.Geri) – 3,35

Il primo cd di questa nuova formazione: “Djambolulù Swing Trio” , un trio di sole corde all’insegna dello swing-manouche nostrano, pochi gli standard e molte le composizioni originali, una reunion fra i più apprezzati interpreti dello stile in ambito italiano ma riconosciuti anche a livello internazionale.
Special guest Stefano “Cocco” Cantini, uno dei più apprezzati sassofonisti italiani.
I due chitarristi hanno segnato la storia del gipsy-jazz nel nostro paese, Geri inizia ad appassionarsi a Django nel lontano 1989 e forma il gruppo “Swingtet” con cui partecipa nel 2000 al festival di Samois sur seine, Martini in pochi anni arriva ad essere convocato al “Django in June” di Boston come insegnante.
Diversi i punti di partenza, l’amore per la musica popolare e la forma canzone da una parte, la derivazione dal jazz moderno dall’altra, due mondi, due tecniche che convergono e sublimano nel gusto musicale e nella scelta del repertorio; ma anche due compositori, due diverse ispirazioni che si incontrano, popolare e jazz, così come da sempre è tradizionale e moderna la matrice della musica manouche.
Per sottolineare e stimolare un quadro armonico così vario e trasversale è indispensabile il contrabbasso di Vernuccio, figura di spicco del free-jazz italiano e collaboratore storico dei due chitarristi.
Al loro attivo numerose incisioni sia come solisti che in altre formazioni e partecipazioni a rassegne festival e di tutto il mondo.